Proprio perché, non ci conosciamo a fondo, noi, formiamo le nostre esperienze. E facciamo esperienze dolorose. La continua ricerca della felicità, della soddisfazione e della serenità non deve essere fine a se stessa: ha come scopo di sviluppare la propria consapevolezza e la capacità di dominare mente e corpo. Questo, è però ostacolato, anche, dalla nostra cultura tutta proiettata sulla preparazione del futuro che non permette di vivere pienamente la vita. Così, non vivendo il presente, si evita di essere soddisfatti di ciò che si ha. Poi, una volta arrivato, l'atteso futuro, sarà comunque deludente e ci si riverserà verso un altro futuro. Il futuro, è solo un presente, che deve ancora arrivare, che deve, ancora, essere vissuto. Arrivano, perciò, stati d'animo negativi come gelosia, invidia, ira, risentimento, che influenzano la nostra vita. A lungo andare, in simili condizioni, l'energia universale, o prana, si blocca creando una serie di disturbi mentali e fisici anche gravi. Si può, tuttavia, decidere di entrare in uno stato d'animo sereno ed appagante indirizzando la mente verso un altro modo di pensare e di comportarsi anziché essere guidati da emozioni, ed azioni che annoiano, deprimono, o fanno arrabbiare. Anziché irritarsi, per un motivo qualsiasi o perché qualcosa non va come vorremmo è bene, invece, rivalutare le persone, o i fatti, che creano quella situazione. Ciò, significa, che possiamo controllare emozioni, pensieri, stati d'animo e, quindi, le varie reazioni psicofisiche. Per mezzo dell'attenzione, al momento presente noi possiamo trasformarci da adirati, frustrati. offesi in sereni e stimolati. Possiamo sostituire pensieri antipatici e sensazioni sgradevoli per esempio con ricordi di ciò, che ci fa provare piacere. Si comprenderà, così di essere responsabili delle energie positive, o negative, che influenzano la nostra vita e quella di chi ci vive accanto. Si diverrà consapevoli, che non serve pensare al proprio stato come causato da altri, né lamentarsene.